Chi sono

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DK

31 anni per il momento. Da sempre la passione per la natura e un animo poliedrico.

Studio Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio a Bologna, con indirizzo Protezione del Suolo e del Territorio. Nel 2006 grazie al programma Erasmus passo un anno presso l’Università Politecnica di Valencia, Spagna. Imparare lingue nuove, scoprire culture diverse, conoscere posti e persone che sembravano lontane ma che improvvisamente scopri incredibilmente vicine … quell’anno mi segnerà profondamente, facendomi capire che la diversità (sia culturale, linguistica o anche solo formale) è una grande possibilità di arricchimento.

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Il progetto Wavetrain2, una splendida opportunità di crescita personale e professionale

Nel 2008 ottengo il diploma di laurea specialistica, con una tesi in Ingegneria Costiera relativa agli effetti di dragaggi e ripascimenti su spiagge sabbiose. Dopo la tesi mi affaccio ad un tema affascinante come quello dell’energia dell’oceano, che diventerà negli anni successivi il leit motiv della mia vita. Inizialmente attraverso  una borsa di studio di 6 mesi presso l’Università di Aalborg, Danimarca, in cui mi occupo di lavorare allo sviluppo di un convertitore di energia mareomotrice, cioè una macchina che produce elettricità dalle correnti generate dalle maree, poi il grande salto: partecipo al progetto di formazione europea Wavetrain2. Il progetto mira a formare una rete europea di esperti nel nascente settore dell’energia ondimotrice, cioè quella che si ricava dalle onde del mare. In questo modo nell’arco di 3 anni ho l’opportunità di visitare le maggiori installazioni e istituti di ricerca europei, imparando direttamente dai maggiori esperti del settore.

Allo stesso tempo lavoro come ricercatore per la compagnia danese Wave Dragon, che sviluppa l’omonimo convertitore ondimotrice, partecipando a varie aree di sviluppo tra cui la progettazione del sistema di ancoraggio e il miglioramento della modellistica. Pratico così varie tecniche di ricerca, dalla modellazione numerica ai test fisici in laboratorio su prototipo a scala ridotta, fino all’analisi di dati ottenuti in condizione di mare aperto.

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A mollo con un modello a scala ridotta di Wave Dragon nel laboratorio dell’Università di Aalborg

In questi anni presento i risultati della mia ricerca a conferenze internazionali e su riviste scientifiche specializzate, attività grazie alla quale ottengo nel 2013 un dottorato di ricerca presso l’Università di Aalborg, con una tesi proprio sullo sviluppo di Wave Dragon. Durante questo periodo ho l’opportunità di lavorare per 3 mesi presso l’Università Norvegese della Scienza e Tecnologia a Trondheim, Norvegia, nonché di continuare a viaggiare in Europa e al di fuori seguendo corsi, partecipando a conferenze e seminari.

Decido quindi di tornare in Italia e nella mia città di origine, Riccione, complice la volontà di avere un impatto positivo su di un territorio che mi ha dato tanto e che voglio contribuire a rendere migliore. Scelgo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle maggiori tematiche ambientali, cercando allo stesso tempo di diffondere quell’approccio critico all’indagine del mondo necessario nella ricerca scientifica, ugualmente fondamentale nella vita di tutti i giorni. Penso infatti che solo diventando cittadini consapevoli si possa davvero creare un futuro migliore.

Mi dedico quindi alla divulgazione scientifica e all’educazione ambientale, portando la mia esperienza e le mie competenze al servizio di tutti, grandi e piccoli. Allo stesso tempo mi occupo come libero professionista di sviluppare progetti, radicati sul territorio che vivo, che abbiano il potenziale di renderlo più sostenibile economicamente, socialmente ed ambientalmente. In questo condivido l’approccio della permacultura, che considero la versione “saggia” dell’ingegneria ambientale, riconoscendo nella natura l’efficienza che i sistemi umani non hanno, sforzandomi di mantenere l’umiltà per imparare costantemente da essa.

Il mio lavoro è la mia passione, ma anche il mio modo di fare politica attiva. Sono convinto che con gli strumenti adatti e le giuste motivazioni si possa creare assieme un futuro più bello da vivere.

Stefano Parmeggiani

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